«Papé Satàn, papé Satàn aleppe!», disse per confortarmi: «Non ti noccia
Non so come sia venuto in mente a Lukič questo verso vagamente satanico, dal significato tutt’ora oscuro. Fatto sta che ogni cosa deve avere un nome, altrimenti è come se non esistesse. Aleppe! Gran bella esclamazione, potremmo chiamarla così questa nuova grotta: “Abisso Aleppe”! Mmm…non suona un gran che. Piuttosto papé Satàn: “Abisso Papé Satàn”. Aggiudicato! Giornata praticamente perfetta, oggi: partiti con il modesto obiettivo di rilevare quel buco innevato dove m’ero infilato la volta scorsa, siamo finiti per esaurire i 130 m di corde che avevamo portato, giusto all’attacco di un bel pozzo da 20. Ambienti grandi, comunque: non i soliti budelli dove mi piace infilarmi (dicono…). Il tutto condito da una decisa corrente d’aria. – Abbiamo qualcosa di grosso per le mani – ribadisco a Lukič – Quando lo vedranno gli altri, andranno fuori di testa! Partiamo con il rilievo del meandro: direzione 290, che meno 180 fa…110 giusto? Sud-Est: perfetto, quel che vogliamo! 28/11/2015 Kraft |